“Il piccolo negozio di fiori in riva al mare” di Ali McNamara | Pagine rubate alla notte

Pagine rubate alla notte: recensione libro consigliato del mese

La storia

Nella cittadina portuale di Saint Felix, in Cornovaglia Poppy Carmichael si ritrova all’improvviso di fronte al suo passato. Ha ereditato il negozio di fiori della nonna e questo l’ha costretta a ritornare a Saint Felix, un luogo che per lei è carico di ricordi di momenti che preferirebbe dimenticare e superare.
Nonostante questo Poppy decide di impegnarsi in un’attività che per la sua famiglia significa molto, ma con cui lei non sente di avere nulla in comune, fra le mille difficoltà di una cittadina che per la maggior parte dell’anno è senza vita.
A complicare ulteriormente le cose ci si mette anche Jake, un uomo riservato, ma cordiale e affascinante, grossista di fiori della zona.
La tentazione di mollare tutto è grande, ma il piccolo paese ha in serbo per lei un po’ di sorprese. Che sia venuta finalmente l’ora di dimenticare il passato e lasciarsi cullare dai sogni?

Perché mi è piaciuto

Un romanzo di facile lettura, perfetto per sognare la Cornovaglia e il profumo di un’estate che sboccia, portando con sè i profumi del nord.

Ho amato in particolare la sensazione di “essere a casa” che trasmette la storia, la sua semplicità e la capacità di coinvolgere ed emozionare.

La forza di volontà della protagonista vince sulle sue paure e questo trovo sia un insegnamento sempre bellissimo da trarre da una storia.

Inaspettata la trama nella trama legata al castello di Trecarlan, che alla fine chiude il cerchio in maniera molto dinamica.

Ogni capitolo è intitolato con il nome di un fiore e il suo significato, iniziando dal narciso: nuovi inizi. 

Verso la fine alcuni passaggi mi hanno commossa facendomi rivivere dei momenti molto significativi per me.

 

Una citazione

Mia madre aveva fatto una leggera smorfia, ma poi aveva annuito. «Certo, Poppy, siamo d’accordo. Spero solo che Saint Felix riesca a incantarti come faceva quando eri piccola». Poi si era lasciata andare a un gesto che non faceva da un sacco di tempo: mi aveva tirato a sé e mi aveva abbracciato. «Magari riuscirà a riportarmi la mia vecchia Poppy. Mi manca».

Avevo ricambiato l’abbraccio di mia madre, pur sapendo che, a meno che Saint Felix non avesse il potere di riportare indietro il tempo, non sarei mai tornata a essere quella Poppy.

Trovi il libro qui.

Se vuoi sapere quali altri libri ho amato in passato puoi seguirmi su Goodreads.
Alla prossima lettura condivisa!

 

Angela

 

La libreria del Daffodil Cottage – Consigli di lettura speciali per anime romantiche

“Il grande inverno” di Kristin Hannah | Pagine rubate alla notte

Pagine rubate alla notte: recensione libro consigliato del mese

La storia

Leni, di soli tredici anni, è ormai abituata a spostarsi continuamente e a non avere un posto da chiamare “casa”. Suo padre Ernt Allbright, reduce dalla guerra in Vietnam, a causa dei suoi problemi dovuti allo shock di questa esperienza perde continuamente anche il lavoro finché decide di trasferirsi con tutta la sua famiglia nella selvaggia Alaska, l’ultima frontiera americana, e cominciare una nuova vita. Leni non riesce a capire il rapporto conflittuale e contraddittorio fra il padre e sua madre Cora, che sembra accettare di buon grado anche questa soluzione estrema pur di rendere felice Ernt. Totalmente impreparati a cosa li aspetta, ricevono presto aiuto dalla comunità del paesino in cui si trasferiscono, molto unito nonostante le numerose difficoltà di sopravvivenza in una terra così lontana dalle moderne comodità dell’uomo.
Arriva poi anche il temuto inverno, e con il suo buio impenetrabile che può durare anche diciotto ore anche l’umore di Ernt peggiora, rendendolo violento con gli altri e con la sua stessa famiglia. Leni, nel pieno della sua adolescenza, è costretta a crescere in fretta, in equilibrio fra le fragilità e l’incoscienza della sua età e il bisogno di aiutare la madre, con cui sente un legame speciale.
L’Alaska cambierà tutto, per sempre.

 

Perché mi è piaciuto

I paesaggi in questo libro ti inghiottono da subito, facendoti sentire quasi fisicamente cos’è davvero il gelo sulla pelle.

Da subito la lettura ti trasforma in Leni, sei lì con lei, riesci a catturare ogni cosa il suo sguardo abbracci, e da subito non puoi fare a meno di essere conquistato dalla sua forza di volontà e dalla sua voglia di capire le cose che la circondano.

Romanzo di formazione ma anche storia di affetto profondo fra una madre e una figlia, che indaga le mille sfaccettature di un rapporto spesso incomprensibile ma meraviglioso.

Totalmente immersivo, questo libro riesce a suscitare continue emozioni nel lettore, non risulta mai banale, arricchisce a ogni pagina.

La scrittura è molto scorrevole, non potrai smettere di leggerlo!

Una lettura imperdibile per vedere i rapporti umani e l’amore più speciale sotto una nuova luce.

 

Una citazione

In Alaska non ha alcuna importanza ciò che eravate prima; qui conta soltanto ciò che diventate. Siete in una terra selvaggia, ragazze. Questa non è una favola né una fiaba. Ed è tosta. Presto arriverà l’inverno e, credetemi, un inverno così non l’avete mai provato.

Trovi il libro qui.

Se vuoi sapere quali altri libri ho amato in passato puoi seguirmi su Goodreads.
Alla prossima lettura condivisa!

 

Angela

 

La libreria del Daffodil Cottage – Consigli di lettura speciali per anime romantiche

“Un’estate magica” di Corina Bomann | Pagine rubate alla notte

Pagine rubate alla notte: recensione libro consigliato del mese

La libreria del Daffodil Cottage – Consigli di lettura speciali per anime romantiche

La storia

Wiebke è in un momento di crisi della sua vita: non è riuscita a superare alcuni esami importanti a biologia, ha appena lasciato un fidanzato fedifrago e come se non bastasse la sua migliore amica è partita lasciandola sola.
Decide allora di andare a trovare a sorpresa la zia Larissa sulle sponde del lago di Müritz.
Larissa è pressoché perfetta agli occhi di Wiebke: single, indipendente e creativa, ha creato la sua vita in campagna dal nulla tagliando misteriosamente i ponti con tutto il resto della famiglia. Dopo la perdita del suo grande amore all’improvviso, Larissa si è infatti dedicata a dipingere scarpe da sposa, coltivare more e accudire animali abbandonati. Wiebke, con la sua vitalità e il suo affetto, crea scompiglio nella vita di Larissa, mettendo alle strette la zia: la sprona a conoscere un nuovo vicino, a riallacciare vecchi rapporti interrotti, a seguire fino in fondo le proprie passioni, a superare i propri limiti, riuscendo allo stesso tempo anche a trovare inaspettatamente la sua strada e a prendere decisioni personali spesso difficili e ricche di imprevisti.

Perché mi è piaciuto

Cercavo un libro facile da leggere, che non richiedesse troppo sforzo ma fosse coinvolgente.

Ho amato particolarmente di “Un’estate magica” la storia d’amore vista dalla prospettiva del rapporto zia-nipote, insolito per i romanzi di questo genere.

Ho trovato un’autrice che sa toccare con leggerezza problematiche più ampie, come il difficile rapporto fra sorelle, la fatica a superare le divisioni, la voglia di riscattarsi e ricominciare, ma anche la capacità di non arrendersi.

Quella che credevo una lettura di svago si è ben presto trasformata in un’occasione di riflessione personale a un livello più profondo.

Il libro è molto coinvolgente, ti trascina in un sogno ad occhi aperti fatto di campagna rilassante, profumo d’estate e il silenzio delle notti cariche di aspettativa dei vent’anni.

Consiglio questo romanzo a chi cerca una storia romantica, appassionata, con il lieto fine ma al tempo stesso ricca di svolte improvvise.

Penso sia la lettura ideale per terminare l’estate e continuare a portarla con sé ancora un po’!

Una citazione

Wiebke lo seguì con lo sguardo. Aveva le guance in fiamme: quel ragazzo era davvero molto attraente. Quando si rese conto di aver abbassato le difese, scosse la testa ricordandosi del proposito di non farsi più coinvolgere sentimentalmente. Non aveva bisogno di altri guai.

Trovi il libro qui.

Se vuoi sapere quali altri libri ho amato in passato puoi seguirmi su Goodreads.
Alla prossima lettura condivisa!

 

Angela

“Fiori sopra l’inferno” di Ilaria Tuti | Pagine rubate alla notte

Pagine rubate alla notte: recensione libro consigliato del mese

La libreria del Daffodil Cottage – Consigli di lettura speciali per anime romantiche

La storia

Teresa Battaglia è un commissario di polizia con molta esperienza. La incontriamo al culmine della sua carriera, in un momento critico in cui deve lottare contro il diabete e i primi sintomi dell’Alzheimer. E’ affaticata, invecchiata, con l’anima piena di ferite mai veramente sanate, dal carattere ruvido e duro, completamente dedita al proprio mestiere, anche se non molto abile con le relazioni interpersonali. Deve ora scovare un nuovo assassino, ma la sua mente ha cominciato a tradirla e a tratti perde la lucidità.

Nei boschi innevati di Travenì, paesino delle montagne friulane, viene trovato il cadavere di un uomo, senza occhi e con accanto un pupazzo vestito con gli abiti della vittima. Il ritrovamento scatena il panico in paese e quello che all’inizio sembrava un omicidio comune diventa ben presto qualcosa di misterioso.

Nel paesaggio selvaggio ed incontaminato minacciato dall’intrusione dell’uomo (si stanno per costruire dei nuovi impianti sciistici) alcuni bambini del paese notano un essere misterioso e spettrale che cerca il contatto con loro, ma gli adulti sono troppo occupati dai loro problemi per accorgersene e credere ai loro racconti.

Il killer è ambiguo, contraddittorio e bene organizzato, anche se con momenti di raptus: esprime una violenza inaudita e continua i suoi delitti, ma sembra non voler uccidere. Teresa è una profiler e cerca di speigare al suo nuovo collega Massimo Marini c’è qualcosa di ogni serial killer in ognuno di noi, un’oscurità che emerge quando si è vittime di traumi, che lei cerca di capire per poter scovare l’assassino.

Con dei flashback veniamo a conoscenza di una seconda trama parallela, risalente al 1978, che si intreccia con la storia attuale: una vecchia scuola, dove si porta avanti uno strano esperimento sui neonati, in cui sembra avere un ruolo anche una suora del vicino convento.

Teresa deve fare però i conti con i blackout che le fanno perdere la memoria, fino a farle dimenticare perfino i nomi delle persone che le sono accanto ogni giorno: è così che inizia ad annotarsi tutto, riuscendo un po’ alla volta a venire a capo del mistero di Travenì: il finale sarà totalmente inaspettato.

 

Perché mi è piaciuto

Ho letto con piacere anche i precedenti racconti della mia conterranea Ilaria Tuti, trovo la sua scrittura scorrevole e ricca di risvolti sbalorditivi.

Questo suo romanzo d’esordio non mi ha delusa: l’ispettore Teresa Battaglia è un personaggio insolito, molto umano, con tutte le sue fragilità ed insicurezze emotive, ma dotata di un intuito straordinario.

La storia dal suo punto di vista ci mostra una donna che spesso non sa come comportarsi con precisione, tormentata dai dubbi, ma il cui senso di responsabilità la spinge sempre nella direzione giusta, come spesso accade anche nella vita reale. Lontana anni luce dai commissari con la risposta sempre a tutto, spesso su un piedistallo lontano dagli assistenti e dal lettore stesso, Teresa si fa forte della sua esperienza, ma non può fare a meno di simpatizzare con Marini, in cui forse rivede se stessa, che cerca di spronare a dare il meglio di sé, nonostante non trovi spesso le parole giuste per farlo.

La paura circonda ogni singolo personaggio del libro: da Teresa e i suoi assistenti, ai bambini che si ritrovano sulla montagna per farsi forza, agli abitanti del paese stesso, divisi e rinchiusi ognuno nel proprio terrore.

La scena della sfilata dei Krampus è quasi cinematografica: il terrore reale si mescola a quello ricreato dalla rievocazione di una tradizione quasi pagana, in una narrazione dal ritmo travolgente e serrato che dà la svolta all’intera storia.

I paesaggi che fanno da sfondo al romanzo sono molto realistici (lo dico dopo aver visitato di persona i boschi descritti nel libro, di cui ho colto tutti i riferimenti presenti nel romanzo), rispecchiano gli stati d’animo vissuti dal lettore e ne enfatizzano la suspense. Una natura che sembra essere viva, prende parte al mistero che aleggia fra i suoi boschi ma allo stesso tempo ne sembra distaccata e glaciale, come se nonostante tutto il dolore e la paura degli uomini lei andasse comunque avanti, impassibile.

La trama parallela della Scuola, essendo riferita ad episodi realmente accaduti, aggiunge quel tocco in più di tensione che rende questa storia così particolare, in un genere in cui spesso sembra tutto scontato: ci fa capire che quello che sulla carta è solo un racconto, in realtà potrebbe esistere davvero.

Il romanzo ideale da leggere in vacanza, tutto d’un fiato, per scoprire una scrittrice giovane, che ha tanto da dire.

Una citazione

Sono un commissario di polizia specializzato in profiling e ogni giorno cammino sopra l’inferno. Non è la pistola, non è la divisa: è la mia mente la vera arma. Ma proprio lei mi sta tradendo. Non il corpo acciaccato dall’ età che avanza, non il mio cuore tormentato. La mia lucidità è a rischio, e questo significa che lo è anche l’indagine[…]. Mi chiamo Teresa Battaglia, ho un segreto che non oso confessare nemmeno a me stessa, e per la prima volta nella vita ho paura.

Trovi il libro qui.

Se vuoi sapere quali altri libri ho amato in passato puoi seguirmi su Goodreads.
Alla prossima lettura condivisa!

 

Angela

Pagine rubate alla notte: “Il giardino segreto ” di Frances Hodgson Burnett

Pagine rubate alla notte: recensione libro consigliato del mese

La libreria del Daffodil Cottage – Consigli di lettura speciali per anime romantiche

Coltivare il proprio giardino aiuta a superare ogni cosa: ci vuole pazienza, amore e costanza ma alla fine ci ritroveremo nuovi.
Libro Il giardino Segreto di Frances Hodgson Burnett e orecchini in legno a cuore rosso Light Wood Daffodil Bijoux

La storia

Mary Lennox ha origini inglesi, ma è sempre vissuta in India, con dei genitori ricchi, egoisti e anaffettivi che l’hanno sempre disprezzata e trascurata. All’età di dieci anni però rimane orfana a causa di un’epidemia di colera, venendo quindi affidata al parente più prossimo, uno zio rimasto vedovo, Lord Archibald Craven, che vive nello Yorkshire, a Misselthwaite Manor, una maestosa dimora isolata nella brughiera.
Mary è molto colpita dalla freddezza dello zio e scopre dalla cameriera Martha che la strana atmosfera è determinata da una sventura che ha colpito lo zio tempo prima. La moglie di lord Craven, Lilias, infatti è morta a seguito di una caduta dall’altalena nel suo giardino privato, in cui era solita passare molto tempo. Il giardino è stato poi dimenticato e il suo unico accesso è chiuso da allora. Mary è molto curiosa e fa di tutto per trovare la porta nascosta del giardino e la chiave che può permetterle di accedere a un luogo così carico di mistero. Mentre si sta abituando alla vita nella casa e impara ad amare la brughiera e ad apprezzare la libertà, riesce a trovare l’accesso al giardino e ad entrarci, decidendo subito di volerlo curare per farlo crescere con l’aiuto di Dickon, il fratello di Martha che le apre gli occhi sulla natura.
Nel frattempo, Mary riesce anche a capire come mai sentiva spesso dei pianti di cui nessuno le voleva spiegare la provenienza: si tratta di suo cugino Colin, costretto a letto perché convinto che sarà gobbo come suo padre. Colin è un bambino molto simile alla Mary dell’inizio del libro, viziato, isterico ed ipocondriaco.
Decisa a curare Colin, Mary riesce a convincerlo ad uscire in sedia a rotelle e lo porta di nascosto nel giardino, dove scoprirà che in realtà il cugino non ha alcuna malattia fisica.
Un po’ alla volta i due cugini passano sempre più tempo assieme curando il giardino segreto, aiutati anche dal resto del personale.
Rientrato a casa Lord Craven trova Mary e Colin nel giardino segreto ed è così colpito dal vedere il figlio che sta bene e dal ricordo della moglie più vivo che mai da decidere di iniziare una nuova vita felice tutti assieme.

Libro Il giardino Segreto di Frances Hodgson Burnett e orecchini in legno a pettirosso Light Wood Daffodil Bijoux

Perché mi è piaciuto

Scorrevole e piacevole da leggere, questo romanzo dal chiaro intento pedagogico è stato relegato spesso a mero “libro per bambini”, ma ha una forza e una capacità innovativa all’interno davvero imperdibile, anche a molti anni dalla sua uscita: con semplicità sa parlare al cuore di tutti, toccando i punti giusti che forse non sapevamo nemmeno di possedere.

La formazione di Mary passerà diversi stadi, che coincidono con la sua crescita esteriore ma soprattutto interiore. Da bambina chiusa, distaccata dal mondo e scontrosa imparerà attraverso il contatto con la natura ad essere migliore ogni giorno.

La natura e la brughiera emergono come elementi vivi, caratterizzano essi stessi i personaggi, insegnando loro la cura, l’attenzione per se stessi e per gli altri e quindi l’amore.

Personalmente mi ritrovo molto in questa visione della natura come figura materna sostitutiva, capace di accompagnare chiunque verso il raggiungimento di uno scopo, che sia la crescita personale oppure semplicemente la ricerca della felicità.

Fra queste pagine è facile trovare il conforto dell’autrice che, come un’amica, con discrezione sa sussurrarti parole gentili e suggerirti che sì, il pensiero positivo può essere l’unica soluzione a tutto, specialmente quando pensi che non ci sia via d’uscita.

Libro Il giardino Segreto di Frances Hodgson Burnett e orecchini in legno a roselline Light Wood Daffodil Bijoux

Una citazione

“Padrona Mary, bastian contrario,
come cresce il tuo giardino,
con campanule d’argento, con conchiglie
e con una fioritura di giunghiglie? “

Per acquistare il libro illustrato che vedi nelle mie foto clicca qui.

Se vuoi sapere quali altri libri ho amato in passato puoi seguirmi su Goodreads.
Alla prossima lettura condivisa!

 

Angela

Pagine rubate alla notte: “L’abbazia di Northanger” di Jane Austen

Pagine rubate alla notte: recensione libro consigliato del mese

La libreria del Daffodil Cottage – Consigli di lettura speciali per anime romantiche

L’ironia è sempre in voga e anche se ambientata nel passato può farci riflettere sul presente, sulla società che ci circonda e su cosa vorremmo per il nostro mondo.

La storia

Catherine Morland è una diciassettenne ingenua appassionata di lettura, in particolare di romanzi gotici (molto in voga all’epoca di Jane Austen), che non vede l’ora di sentirsi un’eroina. Abita in un villaggio di campagna con la famiglia ma i vicini di casa, gli Allen, la invitano a trascorrere le vacanze a Bath, dove avrà modo di partecipare alla vita di società dell’epoca, fatta di balli, teatri e passeggiate ed intrisa di apparenza e superficialità. In questo modo conosce due famiglie molto diverse: i Thorpe e i Tilney, i cattivi e i buoni, con cui avrà modo di confrontarsi. I Tinley inviteranno infine Catherine all’Abbazia di Northanger. Qui la sua voglia di avventura la porterà a fantasticare fino al punto di immaginare un delitto mai compiuto e a ricercare ovunque in segreto documenti a riprova di ciò, ottenendo sempre solo grosse delusioni.
Ad accompagnare le vicende c’è l’adorazione di Catherine per Henry Tilney, che sfocerà, dopo alcune peripezie, nel matrimonio.

Perché mi è piaciuto

Questo libro è il meno famoso fra i lavori della Austen, ma merita l’occasione di una lettura. Vi si trova già l’arguzia e lo stile pungente della scrittrice, caratteristico dei lavori successivi come Orgoglio e Pregiudizio, ma in un romanzo meno strutturato e fortemente ironico fin dal principio, che lo rendono molto scorrevole, chiaramente una parodia dei romanzi sentimentali ma anche dei romanzi gotici, molto diffusi all’epoca.

Catherine è un personaggio semplice, che ricorda tutti noi sognatori, a cui spesso viene detto: “Lo sai di non vivere in un romanzo, vero?” (ma in realtà a noi piacerebbe molto che fosse così).

Sempre alla ricerca di un’avventura, Catherine cerca le storie in tutto, sognando spesso ad occhi aperti e costruendosi dei veri e propri “film mentali”, che poi si scontrano con la realtà dei fatti lasciandola delusa, ma non per questo facendo diminuire la sua voglia di crederci ancora.

Jane Austen ci sta così mostrando anche l’importanza delle storie per dare un senso a tutto ciò che ci circonda e come leggere per piacere sia un’occupazione positiva ed istruttiva, nonostante le resistenze di molti a riguardo (oggi come allora).
In pratica, questo libro è una dichiarazione d’amore, oltre che una parodia, verso i romanzi. Come non amarlo?

Una citazione

“The person, be it gentleman or lady, who has not pleasure in a good novel, must be intolerably stupid.” —Henry Tilney, Northanger Abbey

Per acquistare il libro clicca qui.

Se vuoi sapere quali altri libri ho amato in passato puoi seguirmi su Goodreads.
Alla prossima lettura condivisa!

 

Angela

Pagine rubate alla notte: “Lo straordinario viaggio di Edward Tulane” di Kate DiCamillo

Pagine rubate alla notte: recensione libro consigliato del mese

La libreria del Daffodil Cottage – Consigli di lettura speciali per anime romantiche

Cosa c’è di meglio di una favola per sognare? Da grandi come da bambini, questi libri hanno molto da insegnare, fornendoci uno spunto su cui riflettere.

La storia

In una casa in Egypt Street, viveva un coniglio di nome Edward Tulane. Il coniglio era molto orgoglioso di se stesso e della propria vita, era infatti adorato da una bambina, Abilene. Ma poi, un giorno, il coniglio venne smarrito. Inizia così il viaggio di Edward, che lo porterà dal fondo del mare alla rete di un pescatore, da un mucchio di spazzatura al falò di un campo di vagabondi, dal capezzale di una bambina malata alle strade di Memphis. Lungo questo viaggio ha luogo anche la formazione di Edward: imparerà cosa è davvero importante, come si ama davvero e come guarire il proprio cuore ferito.

Perchè mi è piaciuto

Avevo voglia di sognare, con una favola non scontata e diversa dalle solite, che lasciasse un segno dentro.

Il libro è stato fortemente criticato per i suoi passaggi a volte molto tristi, lugubri, considerati inadatti per un bambino.

Personalmente, ritengo invece questo racconto ideale per mostrare ai più piccoli come affrontare le difficoltà della vita, come insegnare loro l’umiltà ma anche una caratteristica difficile da spiegare a parole: il coraggio di vivere fino in fondo ed amare pienamente.

Come libro letto da adulti riempie di speranza, specialmente nei momenti di sconforto verso ciò che ci circonda.

Penso sia bello anche trovare un riferimento costante fra le pagine di questo libro: leggerlo da piccoli, tenerlo nella propria libreria da adolescenti e rileggerlo da adulti, come un fedele compagno che ci dia conforto quando ne abbiamo più bisogno.

La scrittura è semplice e scorrevole, perfetta a partire dai 7 anni. Da grandi è la lettura ideale da leggere tutta d’un fiato, pagina dopo pagina.

Se ami le illustrazioni d’autore, ti consiglio fortemente la versione illustrata, ideale da collezionare (illustrazioni di Bagram Ibatoulline).

Per acquistare il libro clicca qui.

Se vuoi sapere quali altri libri ho amato in passato puoi seguirmi su Goodreads.
Alla prossima lettura condivisa!

 

Angela

Pagine rubate alla notte: “Chi è senza peccato” di Jane Harper

Pagine rubate alla notte: recensione libro consigliato del mese

La libreria del Daffodil Cottage – Consigli di lettura speciali per anime romantiche

Non sono solita leggere thriller, ma questo ebook che ho acquistato su Amazon mi ha coinvolta particolarmente.
Romanzo d’esordio della scrittrice inglese naturalizzata australiana Jane Harper, il libro mi ha stupita molto per la sua capacità di fondere la storia narrata con il paesaggio. Ambientato nell’outback, cioè le aree più interne, brulle e poco popolate dell’Australia, in un periodo di particolare siccità, il mondo circostante sembra accompagnare tutte le vicende e sottolineare gli avvenimenti più importanti, in un crescendo di tensione.

La storia

L’agente federale Aaron Falk vive a Melbourne ma un suo vecchio amico, Luke Hadler, è morto in circostanze drammatiche assieme a quasi tutta la sua famiglia e lui vuole essere presente al funerale, sebbene circa venti anni prima si fosse allontanato dalla cittadina, Kiewarra: a causa di vicende fosche non gli era più possibile infatti rimanere nella città.

Tutto lascia pensare a un momento di follia, dettato probabilmente dalla terribile siccità e dalle conseguenti difficoltà economiche che stanno affliggendo la cittadina. Sembra infatti che Luke, sconfortato da queste difficoltà che minacciano i suoi raccolti, in un momento di raptus omicida abbia ucciso sua moglie e il figlio piccolo, risparmiando però la vita alla figlia minore ancora in fasce, Charlotte.

Preoccupato per le ripercussioni che la tragedia potrebbe avere sulla comunità locale, già molto tesa, il padre di Luke chiede ad Aaron di indagare sulla vicenda, minacciandolo di riportare a galla il mistero della morte di Ellie Deacon, una sedicenne morta molti anni prima in circostanze poco chiare, di cui Aaron e Luke sembra sapessero qualcosa di cui non hanno mai parlato.

Aaron comincia a indagare, anche se di malavoglia, coadiuvato da Raco, un giovane poliziotto locale sveglio e intraprendente. Le indagini sembrano proseguire a rilento e fra mille difficoltà, ma poi i segreti del passato vengono a galla, costringendo tutti a confrontarsi con la dura realtà delle proprie coscienze.

Perchè mi è piaciuto

Ho particolarmente amato lo stile semplice e scorrevole del libro, ma allo stesso tempo molto coinvolgente: la natura australiana, insolita cornice per un thriller, si fa sentire in modo vivido e netto, calando il lettore a fondo nel flusso della narrazione.

La storia è originale, sorprendente, avvincente e più volte fa anche riflettere.

Il finale è totalmente inaspettato, ma pienamente chiarificatore.

I personaggi

Un viaggio fra passato e presente, visto con gli occhi di chi si porta dentro vecchie ferite ma in fondo riesce a non perdere mai la speranza.

 

Se vuoi sapere quali altri libri ho amato in passato puoi seguirmi su Goodreads.
Alla prossima lettura condivisa!

 

Angela

Pagine rubate alla notte: “La voce nascosta delle pietre” di Chiara Parenti

Pagine rubate alla notte: recensione libro La voce nascosta delle pietre di Chiara Parenti

La libreria del Daffodil Cottage – Consigli di lettura speciali per anime romantiche

Con queste parole viene presentato online il libro che vi consiglio come prima lettura del Daffodil Cottage: “La voce nascosta delle pietre” di Chiara Parenti.
Fin da piccola ho anch’io, come Luna, amato molto le pietre. Le acquistavo sfuse in un negozio locale e poi le conservavo, assieme ai loro cartellini con le rispettive proprietà, in una piccola teca di legno e vetro e mi perdevo ad ammirarne la bellezza, studiandone sui libri tutte le curiosità a riguardo.
Mi sono ritrovata molto nel personaggio di Luna, che fin da bambina, incoraggiata dal nonno, segue la sua passione, assieme a un compagno di avventure speciale, che cresce con lei. Tutto cambia quando, dopo essersi aperta completamente a lui, viene tradita nel modo più brutto immaginabile: il suo mondo va a pezzi, la sua capacità di sognare e di inseguire ciò che vuole davvero sembra persa per sempre, sepolta dietro al dolore.
Luna cambia, cresce all’improvviso sbattendo la faccia contro la sofferenza. Ma da questa delusione troverà un po’ alla volta la forza di cambiare, di migliorarsi e di trovare la sua indipendenza, senza bisogno di nessun altro a darle forza. Ed è proprio mentre sarà consapevole della sua nuova capacità di essere se stessa, che la vita la sorprenderà ancora, dandole la forza di ritrovare la fiducia.
Ho letto pareri discordanti su questo libro, ma nonostante alcune critiche anche troppo feroci, mi sono fidata del mio istinto e l’ho acquistato e posso dire di non essermene pentita affatto, anzi.
La lettura è semplice e scorrevole: magari in alcuni punti il filo conduttore delle singole pietre che delineano ogni capitolo si perde un po’ dietro all’analogia molto usata dall’autrice con i diamanti per descrivere i due protagonisti principali, ma nel complesso il libro mi ha emozionato molto.
Ci sono dei passaggi molto toccanti, in particolare riguardo alla figura del nonno, che mi hanno commosso molto e che ritengo descritti davvero molto bene.
Anche la particolare struttura del romanzo, basato sulle proprietà di ogni singola pietra che dà il nome al capitolo,  è molto interessante perché delinea una crescita e un’evoluzione dei personaggi assieme alla storia di cui fanno parte, che li avvolge come un flusso inarrestabile, a cui possono opporsi con tutte le loro forze oppure semplicemente imparare ad assecondare.
Non “la solita storia d’amore e basta” insomma, ma un libro che tratta di rapporti con i genitori, di una figura speciale che fa da guida a una ragazza in ogni momento di difficoltà, della sofferenza e di come la vita sappia sempre sorprenderci, in una giostra infinita di emozioni. Sarà impossibile fermarsi nella lettura, soprattutto nella seconda parte…
Non voglio raccontarti troppo della storia, per non rovinarti la sorpresa se deciderai di leggerlo. Io l’ho acquistato su Ibs.  Lo trovi comunque facilmente in tutte le maggiori librerie fisiche e online.
Se vuoi sapere quali altri libri ho amato in passato puoi seguirmi su Goodreads.
Alla prossima lettura condivisa!

 

Angela

Pagine rubate alla notte: la libreria del Daffodil Cottage

La libreria del Daffodil CottageSpesso in questo mondo frenetico non abbiamo tempo per leggere. E’ un peccato, dici fra te, perché io amo leggere. E allora ogni piccolo ritaglio di tempo diventa essenziale per rubare qualche pagina, per divorare fugacemente dei pensieri all’autore che amiamo in quel momento. Non riesci a smettere, non vedi l’ora di continuare. Magari inizi a leggere a letto, per prendere sonno, poi la storia ti rapisce e si fanno le quattro del mattino; ti costringi a posare il volume sul comodino, ma sei troppo curiosa di sapere “come va avanti” e allora leggi di nascosto ancora un capitolo. L’ultimo…

Oppure mentre vai a lavoro, sull’autobus, ti allontani da tutto il caos attorno e ti tuffi nel mondo dell’immaginazione, dove basta un po’ di inchiostro e carta per volare, per sognare un’esistenza diversa e magari migliore.

Questi ritagli di tempo rubati non sono quanto la lettura meriterebbe, ma il mondo in cui viviamo va a ritmi troppo veloci per darci di più per una cosa che spesso è considerata, prima di tutto da noi stessi, un lusso.

Avrei voglia di fermarmi, di guardare con calma quelle pagine come quando studiavo, di annotarmi in un bel quaderno romantico con fiori e frutti tutte le frasi che mi colpiscono, che vorrei ritrovare in un secondo momento per guidare me stessa nella vita di tutti i giorni e nelle occasioni più difficili, quelle che diventano vere e proprie prove.

La realtà è invece che apro il Kindle maledicendomi per non aver caricato a sufficienza la batteria ed evidenzio tutto ciò che vorrei conservare con un dito, promettendo a me stessa di ricopiare tutto con calma “quando avrò tempo”.
Oppure semplicemente ficco il libro in borsa, sognando di sedermi in riva al mare o al lago per rilassarmi con un sole tiepido che scalda i miei pensieri.

Da qui nasce l’esigenza di condividere con te le mie letture al cottage, che sono spesso, anche se non lo vorrei, rubate alla notte o a momenti in cui potrei spegnere la testa e non pensare a nulla.

Ma non riesco a farlo, amo troppo rifugiarmi in quel mondo magico che vorrei fosse reale e che porta con sé la speranza dei sogni esauditi.

La libreria del Daffodil Cottage contiene i libri che ho amato in passato o che leggo con piacere adesso, che ti consiglio di leggere soltanto per il piacere di farlo, come farei con un’amica.

Niente sponsorizzazioni, solo pensieri veri: se sei iscritta alla newsletter (per iscriverti clicca qui) riceverai in anteprima il titolo del libro che ti consiglierò ogni mese, di cui se avrò tempo ti parlerò poi occasionalmente e brevemente qui sul blog. Raccoglierò poi tutti gli articoli sul blog a riguardo nell’apposita categoria con lo stesso nome, a cui potrai accedere dal menù a destra.

Nel frattempo puoi seguirmi su Goodreads, per dare un’occhiata alle mie letture passate .

Spero ti piaccia questa idea di condivisione, una “stanza tutta per sé” dove scambiarci consigli e trovare ispirazione per quegli attimi di bellezza rubata che dovremmo concederci più a lungo, più spesso.

Angela