Come fare per non perdere mai gli orecchini | I sistemi di sicurezza per le chiusure di orecchini a perno e a vite

Chiusure di sicurezza per non perdere gli orecchini

Ti succede spesso di perdere un orecchino nelle attività quotidiane, oppure mentre ti diverti o pratichi sport?

Ami indossare orecchini a perno ma spesso ti ritrovi con coppie spaiate, farfalline e perni mancanti e non sai più come abbinarli o come indossarli?

Hai un paio di orecchini a cui sei particolarmente affezionata perché sono collegati a un ricordo speciale ma hai il terrore di perderli e ti senti male solo a pensarci, quindi alla fine non li indossi mai?

Oggi finalmente c’è una soluzione anche a questi problemi per evitare di perdere gli orecchini, ed arriva direttamente dai produttori di uno storico brand inglese di prodotti per la cura e la pulizia dei gioielli.

Chiusure di sicurezza per orecchini invisibili e sicure

Si tratta di un nuovo tipo di chiusure di sicurezza per gli orecchini a perno, che una volta indossate facendole scorrere sul tuo orecchino rimangono ferme in posizione finché non sarai tu stessa a sbloccarle, premendo sull’apposita clip metallica sul retro.

Niente più scivolamenti, perdite accidentali e brutte sorprese. Un sistema sicuro, brevettato, ipoallergenico e confortevole, disponibile in color oro o argento ed adatto alla maggior parte degli orecchini a perno in commercio (99% dei modelli) con perno da 0,5 a 1,00 mm di diametro.

Curiosa di vedere come funzionano le chiusure di sicurezza per orecchini?

Guarda il video delle chiusure per non perdere gli orecchini Lox !

Se desideri acquistare le chiusure di sicurezza le trovi in esclusiva sul sito Daffodil Bijoux, come sempre la tua garanzia di trovare i migliori prodotti per i tuoi gioielli!

Tempo al tempo

Orecchini a perno per lobi forati con uccellini regolo di Daffodil Bijoux

Pensiamo sempre di avere tempo. Tempo per ridere, per amare, per abbracciare. Tempo per decidere cosa fare, tempo per rimandare.

In realtà di tempo non ce n’è. Per niente e per nessuno. O perlomeno per noi non é abbastanza.

E allora ti divora di nuovo l’ansia, quella compagna silenziosa che rimane sempre dietro l’angolo, pronta a farti impazzire. A prendere decisioni avventate, sentendoci tutto contro. A farti dimenare e lottare con tutte le tue forze contro qualcosa che non puoi vincere. Il tempo, appunto.

Ma forse angosciarsi é davvero inutile: sarà come deve essere, e se ci saranno dei problemi si cambierà strada.

Sono anni che me lo ripeto come un mantra, ma nonostante questo sento le preoccupazioni più piccole e alla fine anche le più felici, perché lontane dalle malattie e dalla morte, che diventano insormontabili nella mia mente.

A volte ci sono delle vicende che la vita ci mette davanti agli occhi anche per ridimensionare i nostri pensieri, per farci capire, oltre i discorsi vuoti e retorici, che c’è davvero qualcosa di più di cui essere sempre grati.

C’è il contatto fra persone con anime simili e delicate, anche se non si sono conosciute di persona, che si incontrano nelle parole dell’altra.

E ora?

Aspettiamo l’inizio della nostra nuova vita, e sarà davvero bellissima solo se lo vorremo veramente.

Avrei immaginato tutto, tranne questo, per questo 2020 e il decennio che porta con sé.

La parola dell’anno 2020: consapevolezza

La parola del 2020 è consapevolezza

/con·sa·pe·vo·léz·za/

sostantivo femminile

  1. Cognizione, coscienza: aver piena c. di qualcosa, esserne perfettamente al corrente.

Un nuovo anno è iniziato, dopo un periodo difficile e intenso, ma in cui non ho avuto dubbi su quale dovesse essere il mio nuovo mantra in grado di ispirarmi nei prossimi dodici mesi.

La parola dell’anno 2020 per me è CONSAPEVOLEZZA.

Semplificare era la parola del 2019. Ci sono riuscita? In parte sì, anche se il lavoro è ancora molto, specialmente per quanto riguarda la semplificazione dei miei canali social e della gestione del backoffice. Alcuni risultati li ho però già ottenuti e conoscendomi non era scontato che ci riuscissi. Sono contenta di questo, ma soprattutto del fatto che scegliere questa parola lo scorso anno mi ha creato l’abitudine a togliere un po’ di cose superflue e ad apprezzare maggiormente lo spazio vuoto, il silenzio e la calma.

 Per questo nuovo anno e nuovissimo decennio mi auguro di vivere la vita con una tranquillità diversa, meno frenetica ed immersa nei sogni, più concreta, realistica è focalizzata sui miei obiettivi.

Ho lentamente acquisito, nel corso dei mesi e degli anni, una sensazione nuova, che si è intensificata negli ultimi tempi.

Ma in che senso considero importante la consapevolezza?

A livello personale

Guardare dentro di me, confrontarmi, leggere molto, mi ha fatta rendere conto che l’essere una persona altamente sensibile (HSP), come ho scoperto alcuni mesi fa in modo più approfondito, ha lati sicuramente difficili ma anche bellissimi.

Ho sempre saputo di essere particolarmente sensibile, facilmente esposta in un mondo in cui spesso le emozioni prevalenti non sono certo le più delicate, ma non mi ero mai fermata a pensare come questo lato così delicato di me sia allo stesso tempo la causa principale di ciò che riesco a tirar fuori. La mia visione artistica che trova oggi espressione in Daffodil deriva dal mio modo sensibile di vedere la vita, ed è per questo la risorsa più preziosa che ho, nonostante spesso sia difficile essere capiti quando si desidera solo rifugiarsi nel proprio mondo.

Sapere che ciò che sono basta è una consapevolezza nuova, nonostante io possa comunque sempre essere una persona migliore, ma se sono felice con me stessa in fondo va bene così ed è sufficiente. Ho dei limiti da rispettare per avere più amore verso me stessa.

A livello ambientale

In un mondo in cui non possiamo più chiudere gli occhi e fare finta che niente di grave stia accadendo a livello globale, avere consapevolezza del fatto che sia giunta l’ora di agire davvero e di spronare chi di dovere a fare qualcosa a riguardo è un obiettivo importante da prefiggersi, anche nel nostro quotidiano.

Salvare il possibile e smetterla di sentirci indistruttibili è la missione dei nostri giorni, a cui anche io sto cercando di rispondere abolendo più plastica possibile dal processo produttivo, dal packaging e riutilizzando vari oggetti vintage nelle mie strumentazioni, arredi ed oggetti creati in laboratorio.

Per non perdere la speranza, anche quando il mondo sembra solo popolato da ignoranti ed arroganti.

A livello sociale

Questi ultimi anni mi hanno insegnato che spesso sono stata ingenua, che il mio entusiasmo per le collaborazioni non è per forza lo stesso dall’altra parte, che non sempre il riscontro è immediato come me lo ero immaginata, che le persone sono spesso difficili da capire e non semplicemente disponibili come mi sembrerebbe naturale che fossero. Per me un’occasione di aiuto a vicenda è sempre importante, ma non per tutti è così.

Le porte in faccia sono servite, oltre che a farmi cambiare approccio, anche a fortificarmi e proteggermi di più.

Ci vuole calma, programmazione e sangue freddo, i risultati sono spesso difficili da comunicare al mondo, ma la passione di anime simili, con tanta pazienza, si può trovare e coltivare pian piano, senza fretta.

A livello lavorativo

L’esperienza di agosto 2019 al M.A.D.A. Temporary Store di Cividale mi ha obbligato a fermarmi e a chiedermi cos’è davvero Daffodil oggi. Messa davanti all’esigenza di spiegarlo agli altri, l’ho chiarito anche a me stessa, trovando parole nuove per descriverlo e trasformare l’idea nella mia mente in una direzione concreta da seguire come una bussola.

Ci saranno sicuramente altre variazioni in futuro, ma la direzione ora è più certa è definita ed è una cosa a cui aspiravo da tanto tempo.

La consapevolezza per me ha quindi già iniziato ad assumere significati molto belli e profondi ogni giorno, su cui in ogni occasione possibile mi piace fermarmi brevemente a riflettere, qualunque cosa io stia facendo.

È incredibile come focalizzare l’attenzione su una cosa così piccola come una parola sia allo stesso tempo uno stimolo continuo ed un conforto capace di accompagnarci nella vita quotidiana.

Se ti va, ora raccontami anche la tua parola dell’anno, mi piacerebbe conoscere la tua ispirazione.
Angela

Incollare un orecchino staccato: come fare

Orecchini-bigiotteria-orecchino-rotto-riparare

Il problema più ricorrente, dopo quello dell’allergia al nichel, fra le mie clienti riguarda una cosa che succede a tutte prima o poi: un perno degli orecchini si stacca dal davanti dell’orecchino stesso, lasciando orfano l’altro.

La soluzione migliore in questi casi è rivolgersi a chi, come me, ha gli strumenti adatti per effettuare la riparazione, ma se questo non è possibile o vuoi provarci da sola in questo tutorial ti dico come fare.

  1. Pulisci la base e l’orecchino
    E’ importante pulire la base dell’orecchino che si è scollata e l’orecchino stesso con poco alcol (quello rosa utilizzato in casa normalmente), in modo da eliminare residui secchi di colla, unto, sudore e qualsiasi altra impurità che potrebbe impedire alla colla di aderire bene
  2. Scegli la colla giusta
    Per le piccole riparazioni casalinghe di questo tipo, in mancanza di prodotti professionali specifici, ti consiglio di usare una colla adesiva potente ma in formula gel, come potrebbe essere ad esempio la Super Attack Flex Gel (non la versione tradizionale per intenderci, perché potrebbe non funzionare su tutti i materiali)
  3. Applica la colla
    Metti una goccia di colla sul perno dell’orecchino e premilo bene sulla parte anteriore, mantenendo in posizione per alcuni secondi e continuando a premere assieme leggermente le due parti. Fai attenzione a non macchiare di colla la parte anteriore dell’orecchino: gli acidi della colla potrebbero rovinarlo o scolorirlo. Indossa dei guanti usa e getta aderenti per proteggerti le dita mentre maneggi la colla ed evita di respirarne direttamente i vapori.
  4. Fai asciugare
    Attendi almeno una notte affinché la colla indurisca bene. Durante questo tempo lascia l’orecchino appoggiato dentro una scatolina in modo che rimanga sempre a testa in giù: in questo modo la colla aderirà meglio senza muoversi, sfruttando anche la gravità!
  5. Indossa il tuo orecchino
    Ora sei pronta per indossare di nuovo il tuo orecchino!

Facile no? In pochi minuti potrai riparare tutti gli orecchini che aspettano da tanto tempo in fondo al cassetto, e ricominciare ad indossarli!

Angela

La parola dell’anno 2019: semplificare

La parola del 2019 è semplificare

semplificare
/sem·pli·fi·cà·re/
transitivo
  1. 1.
    Rendere più semplice, agevolare, facilitare (anche + a ): s. una procedura; s. la contabilità di un’azienda, l’amministrazione dello stato; la tecnologia ci può s. la vita; anche tr. pronom..
    “semplificarsi la vita”
E’ gennaio e come ormai conseuetudine per me da alcuni anni, in questi ultimi giorni di festa rifletto sui progetti per l’anno che è appena iniziato.
Questa volta è stato più semplice scegliere, perchè avevo in mente questa cosa da diverso tempo ed aspettavo solo l’occasione per fare ordine ed inziare.

 

La parola dell’anno 2019 per me è SEMPLIFICARE.

 

Serenità era la parola del 2018 e nonostante non sia stato sempre facile, ho cercato di tenerla sempre a mente. Il 2018 è stato un anno con un calendario più fitto di eventi del solito, mi ha visto sempre indaffarata dietro mille cose, anche se le ho affrontate tutte con una consapevolezza nuova, come volevo che fosse. Ci sono stati degli imprevisti più belli rispetto all’anno precedente, che mi hanno fatto sentire più vicina a quella serenità che il mio cuore desiderava.

 

Ora ho bisogno di fare pulizia, tenere soltanto l’essenziale e concentrarmi su quello. Da qui è partita la decisione di mettere in fine serie alcune linee di gioielli che non voglio più riproporre, ma ho anche iniziato a disiscrivermi da quelle mailing list che intasavano il mio pc e mi costringevano a sprecare tempo prezioso a buttare via email che non leggevo mai.
A breve sarà la volta dei social network, su cui piano piano farò un defollow drastico, oltre che del lab che ha già ricevuto una bella sistemata “fisica”.
Voglio che il 2019 mi porti la capacità di scegliere, di alleggerirmi, di sentirmi più libera e di far spazio a tutto ciò che di nuovo verrà: nuove idee, nuovi acquisti, nuovi progetti, nuovi sviluppi.
Sono consapevole che nemmeno questa sfida sarà semplice, che i risultati possono essere inaspettati, che il tempo è poco e la stanchezza è sempre tanta. Alla fine però la cosa migliore della scelta della parola dell’anno è proprio questa: il trovare il tempo necessario a fermarsi e riflettere sulla direzione che voglio prendere, per poi liberarmi di questi pensieri in questo mio/vostro/nostro spazio di tranquillità.
Voglio trovare in ogni mese dell’anno la bellezza di fermarmi un attimo e capire cosa posso semplificare, rendere più veloce e più bello per ME soltanto.
Se ti va, raccontami la tua parola dell’anno e facciamole crescere assieme.
Angela

Daffodil Earl Grey: il nuovo tè direttamente da Londra in esclusiva!

Una bustina di tè speciale Daffodil Earl Grey in omaggio con ogni ordine sul sito

Finalmente è successo: dopo molti mesi di prove, idee, ricordi, emozioni, quando proprio sembrava non sarebbe più diventato realtà, ecco che è nato!
Oggi stringo orgogliosissimamente fra le mani le confezioni del MIO tè personalizzato, realizzato su mia indicazione direttamente a Londra.
L’ho sempre sognato così: partire da una base che più british non si può, come l’Earl Grey, e renderlo profumato di natura, libertà ma allo stesso tempo anche della dolcezza tipica dell’ora del tè in Gran Bretagna.

Ho preso contatti con diversi fornitori inglesi, perché volevo arrivasse direttamente dalla patria del tè che ispira così tanto Daffodil e tutto il mio progetto che ci ruota attorno, ma in cuore mio sapevo che sarebbe potuto arrivare solo da un posto: the Tea House.

Tea House London è uno dei miei luoghi del cuore: l’ho visitato nel mio primo viaggio a Londra nel 2012 dopo averlo sognato per molto tempo e da allora per me è speciale.

Iconico negozio di tè e pioniere del settore, Tea House London aprì nel 1982 al n. 15 di Neal Street a Covent Garden, grazie al lavoro instancabile di Christina Smith, rimanendo un iconico negozio indipendente a gestione familiare fino ad oggi, da sempre improntato alla passione vera per il tè inglese.
L’obiettivo era vendere tutte le varietà possibili di tè e infusi di fiori e frutta, oltre a una selezione di teiere e altri articoli utilizzati per il servizio del tè e la sua corretta preparazione.
Il negozio, il packaging e lo stile erano molto più moderni rispetto alle tea houses dei dintorni, che si concentravano all’epoca sullo stile aristocratico dei Palazzi Reali, dei Party in giardino edoardiani e del tè vittoriano del pomeriggio.
Lo stile e la modernità della Tea House rimase la stessa dal 1981 ma i prodotti sono stati sviluppati specialmente nella direzione dei tè verdi e delle bevande salutistiche.
L’Earl Grey e l’English Brekfast sono sempre i più amati e sono due best seller del negozio fin dall’apertura.
Molti dei nuovi prodotti sono senza caffeina o con basso contenuto di caffeina, inclusi i tè verdi e bianchi dal Giappone e dalla Cina, il Roiboos dal Sud Africa e gli infusi di frutta (che non contengono tè nero) e i nuovi blend di erbe come il famoso “Detox”, rendendoli adatti a un consumo anche in presenza di sensibilità verso la caffeina.
La maggior parte dei tè vengono ancora confezionati a mano nel negozio di Covent Garden, assicurando un prodotto finale di altissima qualità.

Vedere dal vivo questo posto colpisce profondamente: il profumo di tè, i tantissimi oggetti, stipati in scaffali semplici ma pieni fino al soffitto di una traboccante passione, teiere da ogni parte del mondo e naturalmente tantissima varietà fra cui scegliere. E’ inutile che vi dica che sono tornata con la valigia piena, vero?

E’ da allora che vorrei riprodurre in un tè tutto ciò che ho sempre amato del mondo inglese e ora finalmente con il loro aiuto l’ho realizzato!
L’esclusivo Daffodil Earl Grey è un blend che trovi soltanto nel nostro negozio, caratterizzato da una base di tè nero Ceylon e China, aromatizzato al bergamotto e al profumo di crema alla vaniglia, bilanciato da purissimi fiori azzurri reali e da teneri e fragranti boccioli di rosa interi, che sono stati il mio primo acquisto qui (n.b. dovete assolutamente provare l’infuso di boccioli di rosa se non lo avete mai fatto!) e il cui profumo mi riporta sempre in Inghilterra.

Daffodil Earl Grey il mio tè personalizzato da Londra

Anche il packaging è stato studiato assieme a The Tea House e riprende i colori di Daffodil, il verde menta e il corallo, con un tocco femminile dato dalle farfalle svolazzanti sui fiori che rimandano a un giardino inglese.

Daffodil Earl Grey packaging

Sulla confezione trovi naturalmente tutti i consigli di quantità e tempistiche d’infusione. Ti confesso che ancora non mi sembra vero, adoro il mio Daffodil Earl Grey ed è perfetto sia caldo che freddo, super profumato e davvero indimenticabile.

Invito alla prova del Daffodil Earl Grey Tea

Vorrei però che anche tu lo assaggiassi: per questo, a partire dal mese di giugno, tutti gli ordini sul mio sito http://www.daffodilbijoux.it verranno completati da un mio regalo per te: una bustina fatta a mano di Daffodil Earl Grey da poter provare a casa tua prima di acquistarlo. Lo regalerò a tutti, non importa quale sia la tua spesa sul sito, perché non c’è un minimo d’ordine, per festeggiare tutti assieme questa bellissima novità!
La bustina la potrai conservare (basta sciacquarla con acqua e lasciarla asciugare bene prima di riporla) e riempire poi tutte le volte che vuoi con il tuo tè sfuso preferito, che spero proprio sarà Daffodil Earl Grey!

Sono felice che ci sia anche tu a questo tea party!

Angela



Come riparare i lobi danneggiati o deformati senza chirurgia

Ad alcune mie clienti succede una cosa che per molto tempo sembrava senza soluzione, a parte quella chirurgica: i lobi deformati.

Succede principalmente per tre motivi:

  • hai indossato orecchini troppo pesanti, che hanno allungato il lobo e deformato il foro degli orecchini, che adesso scivolano fuori (può succedere anche con quelli a perno);
  • hai indossato dei dilatatori al lobo o hai fatto piercing stretching o gauging, ma ora ti sei stancato di questo look;
  • hai subito un trauma o un incidente, che ti hanno permanentemente strappato il lobo.

Finora come dicevo per questo l’unica soluzione era ricorrere alla chirurgia, ma ho finalmente trovato un metodo per te che sia poco costoso, semplice da usare e soprattutto efficace: 

i supporti per i lobi Swan Lobe

Supporti per lobi forati Swan Lobe

Cos’è

Si tratta di supporti unisex brevettati, gli unici al mondo che danno un lifting istantaneo ai lobi deformati o danneggiati, aiutandoti ad indossare nuovamente qualunque tipo di orecchini, dai più piccoli ai più pesanti.

Usati anche sulle passerelle, in tv e nei film, nonché dai professionisti del settore, sono la soluzione ideale per i lobi forati ma anche per gli orecchini a clip.

Si possono utilizzare anche se ami gli orecchini ma hai i lobi completamente strappati o dilatati.

Hanno anche un’importantissima funzione protettiva per i lobi a cui sono stati appena fatti i fori contro i danni e le micro lesioni che possono portare a lobi danneggiati.

Supporti per lobi danneggiati Swan Lobe

Materiali

Realizzati nel Regno Unito, con una membrana ipoallergenica con certificazione medica, i supporti per lobi danneggiati Swan Lobe sono resistenti all’acqua e traspiranti sulla pelle.

Aderiscono al retro dell’orecchio e sono completamente invisibili ad occhio nudo, su tutte le tonalità di pelle.

Come si usa

Per utilizzare i supporti per lobi è sufficiente farli aderire sulla pelle pulita ed asciutta, indossando correttamente il supporto sull’orecchio corrispondente destro o sinistro.

Una volta posizionato il supporto, si può indossare gli orecchini preferiti, inserendoli in corrispondenza del proprio foro al lobo, forando allo stesso tempo anche il supporto.

Supporti per lobi forati Swan Lobe come usarli

Se desideri provare questo prodotto, lo puoi prenotare con un preordine sul mio sito oppure via email scrivendomi di quante confezioni hai bisogno!

Angela

Come stringere un anello da soli senza andare dal gioielliere

come stringere un anelloTi è mai successo di ritrovarti ad indossare un anello troppo grande?

Può succedere per tanti motivi diversi:

  • hai acquistato un anello della misura errata, oppure ti è stato regalato
  • hai seguito una dieta per cui hai perso molti chili (bravissima!!) e non sono solo i jeans a starti larghi adesso!
  • con l’abbassarsi delle temperature noti che gli anelli che indossi sembrano molto più larghi, come se il tuo dito si fosse improvvisamente assottigliato
  • per costituzione hai un problema nell’indossare gli anelli: le nocche sono larghe, per cui hai bisogno di un anello abbastanza grande, ma poi una volta indossato risulta largo, perché la base del dito è molto più stretta
  • soffri di gonfiori alle mani in particolare in alcuni momenti della giornata
  • vuoi regalare alla tua dolce metà l’anello di fidanzamento, ma vuoi che lo possa indossare immediatamente, senza aspettare di farlo stringere dal gioielliere
  • desideri indossare l’anello del tuo fidanzato, o di una persona cara che non c’è più (come ad esempio gioielli di famiglia o ereditati) ma non vuoi rischiare di danneggiarlo con un intervento definitivo
  • vuoi spostare l’anello su un altro dito, anche provvisoriamente
  • indossi spesso anelli di bigiotteria che non si possono far stringere da un orafo
  • desideri indossare due anelli assieme su uno stesso dito, senza che girino e si graffino fra loro
  • applichi spesso delle creme o delle lozioni (anche per lavoro) e non vuoi rischiare che i tuoi anelli scivolino via, oppure sei preoccupata di perdere il tuo anello al mare spalmandoti di crema solare
  • hai tanti anelli da stringere e non vuoi spendere un capitale per indossarli
  • il tuo anello ha una pietra grande e importante, che però scivola spesso verso il basso, dalla parte del palmo della mano, dandoti fastidio nelle normali attività quotidiane ed impedendo al mondo di ammirare la bellezza della tua pietra preziosa!
  • il tuo anello ha un’incisione che non vuoi “tagliare via” facendo stringere l’anello in laboratorio
  • hai regalato un anello prezioso a tua figlia, ma per ora le è troppo grande, però lo indosserà anche da grande e quindi stringerlo sarebbe un errore

Anch’io mi sono ritrovata in alcune di queste situazioni, in particolare a causa di una importante perdita di peso. Per questo motivo ho testato un prodotto nuovo, di cui vorrei parlarti brevemente.
Sono sempre stata diffidente a portare i miei anelli dal gioielliere, perché a causa di alcune esperienze non proprio positive ho sempre paura di ritrovarmeli danneggiati o aspettare troppo tempo per indossarli. Inoltre non tutti gli anelli per cui avrei bisogno di un riadattamento di misura sono realizzati in metalli preziosi, quindi la spesa non è sempre giustificata dal valore dell’oggetto.
Può succedere anche che per svariati motivi possa in seguito esserci utile riportare l’anello alla sua misura iniziale, quindi una soluzione non definitiva sarebbe l’ideale.
Forse avrai già sentito parlare dei riduttori in plastica o metallo per anelli: io ho cercato a lungo delle informazioni a riguardo e ho testato due diverse marche di questi prodotti, ma i miei preferiti sono sicuramente loro…

i Ring Snuggies

Ring Snuggies riiduttori per anello

Cos’è

La confezione standard di Ring Snuggies contiene 6 diversi riduttori in misure assortite di sezione tonda o ovale, a seconda della forma del tuo anello, per avere il riduttore adatto ad ogni situazione comodamente a portata di mano, per anelli da 2 a 6 mm di spessore.
I riduttori di sezione ovale sono consigliati anche per unire assieme più anelli e mantenerli in posizione.
Non avrai quindi il problema di dover scegliere la misura: nel pacchetto c’è sicuramente quella giusta per te!

riduttori per anelli in pvc
Esiste anche la versione Jumbo pack, con due misure extra-large di sezione tonda, nel caso l’anello sia molto più largo della tua misura o tu voglia indossare un anello maschile.
Il prodotto è fatto negli Stati Uniti da una ditta a conduzione familiare e viene confezionato da disabili, quindi acquistarlo è utile anche ad aiutarli (e loro sono orgogliosissimi del loro lavoro)!

Materiali

Ogni riduttore è realizzato in pvc trasparente, quindi completamente invisibile con ogni tipo di metallo e di colore della pelle, ma anche sicuro sull’anello (motivo per cui io preferisco i riduttori in plastica a quelli in metallo, che possono graffiare l’anello su cui vengono applicati, specialmente se di bassa qualità).
Il materiale è ipoallergenico e quindi perfetto da indossare anche per molte ore (ha anche la certificazione medica) e si può indossare anche dopo aver messo l’anello al dito, senza doverlo sfilare nuovamente, anzi sono gli unici ad essere stati disegnati apposta per questo (in particolare se hai problemi alle nocche o di gonfiori è l’unica soluzione possibile per te!).
Il materiale è molto duttile: si può bagnare in acqua tiepida prima di utilizzarlo la prima volta oppure se risulta difficile rimuoverlo per ammorbidire la plastica: in questo modo sarà molto più facile posizionarlo.
Inoltre è possibile tagliarlo della misura necessaria utilizzando un comune taglierino, in modo che sia confortevole da indossare e non risulti troppo stretto.

Come si usa

riduttore anello ridurre anello

Il riduttore stringe l’anello da 1 a 2 misure.

Va indossato con il taglio rivolto verso l’esterno, in modo da non provocare fastidio di alcun tipo ed evitare le perdite accidentali.

Personalmente lo trovo molto comodo, ho finalmente ripreso ad utilizzare anelli che avevo messo in un cassetto da tempo e mi sento tranquilla anche per il futuro: so che in questo modo posso sempre indossare gli anelli a me cari, senza dover per forza intervenire drasticamente e preservandone tutta la bellezza immutata…e anche il risparmio economico è notevole!

adattare misura di un anello

Se desideri provare questo prodotto, lo puoi prenotare con un preordine sul mio sito oppure via email scrivendomi di quante confezioni hai bisogno!

La parola dell’anno 2018: serenità

La parola dell'anno per il mio 2018 è serenità

serenità
se·re·ni·tà/
sostantivo femminile
  1. La condizione del cielo quand’è sgombro di nubi e del tempo quando il cielo è così.
    • fig.
      Assenza di turbamento, interpretabile come limpida armonia spirituale ( è di una s. edificante ), pacata o rassegnata tranquillità ( sopportare con s. le traversie della vita ), distaccata obiettività ( s. di giudizio ).
Da Wikipedia, l’enciclopedia libera:
 Serenità è il termine con cui si descrive la condizione emotiva individuale caratterizzata, a livello interiore ed esteriore, da tranquillità e calma non solo apparente, ma talmente profonda da non essere soggetta, nell’immediato, a trasformazioni di umore, ad eccitazioni o perturbazioni tali da modificare significativamente questo stato di pace. La serenità è una componente rilevante nel costituire il benessere emotivo dell’uomo; secondo alcune teorie essa è talmente rilevante da costituire una condizione necessaria e sufficiente per la felicità dell’essere umano.

 

Anche quest’anno, come l’anno scorso, ho scelto una parola dell’anno che sappia guidarmi nei giorni che verranno.

 

Dopo una lunga riflessione ho capito che la parola giusta era quella che continuava a venirmi in mente anche mentre non ci pensavo affatto, quella che mi sembrava contenere tutti gli altri significati: semplificazione, coraggio, cambiamento e resilienza.

 

La parola dell’anno 2018 per me è SERENITA’.

 

New freedom era la parola del 2017 e mi ha portato davvero ciò che cercavo, nonostante per molti versi sia stato un anno difficile. Ho capito che spesso ciò che ci può portare una parola può assumere caratteristiche reali molto diverse rispetto a come ce le immaginiamo; nel mio caso la libertà e la novità sono state in parte quelle che desideravo per Daffodil, ma non solo, soprattutto a livello personale.

 

Proprio per questo sento che SERENITA’ è ciò di cui ho bisogno adesso: quel cielo libero dalle nuvole, pulito, la voglia di calma, pulizia interiore e tranquillità.
Voglio trovare il posto giusto per tutte le cose in questo 2018, voglio che gli spazi esterni diventino sempre più gli spazi del cuore, voglio fare posto a ciò che davvero conta.
La tranquillità di non rimandare più, la voglia di affermare i miei bisogni. Con il sorriso sulle labbra e meno peso dentro.

 

Anche il fatto che la parola di quest’anno sia in italiano la dice lunga: solitamente mi esprimo meglio con l’inglese, trovo questa lingua può adatta a contenere concetti vasti, più immediata ed universalmente condivisibile per chi mi legge.
Serenità però rimanda al mondo che amo, al profumo della primavera della campagna friulana che inizio già a sentire nell’aria. A ciò che mi fa stare bene, senza fronzoli. E per questo non poteva che essere una parola italiana.

 

Decidere di parlarti della mia parola speciale il giorno più triste dell’anno (Blue Monday) è bellissimo: significa spazzare via con l’ottimismo un po’ di pessimismo che non aiuta nessuno, significa per me riuscire a essere migliore, almeno per un attimo.

 

Alla fine la serenità penso sia la chiave per la strada verso la felicità. E chi non vorrebbe essere felice?

 

Se ti va, raccontami la tua parola dell’anno e facciamole crescere assieme.
Angela

La pietra del mese di dicembre: il turchese

La pietra dei nati a dicembre è il turchese

 

La pietra per i nati nel mese di dicembre è: il turchese.

La storia

Il turchese è una pietra i cui colori variano dal blu al verde al giallo, con striature marroni e nere, formate da depositi di rame.

Non si sa con certezza quando venne scoperto, ma si crede che nella preistoria venisse già apprezzato in quanto veniva utilizzato per intagliare degli oggetti che sono stati poi ritrovati nelle tombe e nei siti archeologici di tutto il mondo.

E’ stato usato in religione, arte, commercio, nelle negoziazioni e come un tesoro dei gioielli di molti regni, fra cui gli antichi Egizi, Cinesi, nella mitologia azteca o dai Nativi Americani, ed è per questo noto che è considerata un pietra di vita, bellezza e buona fortuna.

Gli effetti

Il turchese è considerato la pietra della comunicazione: incoraggia l’entusiasmo, ispira nuovi progetti,porta alla luce abilità artistiche sconosciute.

Il turchese dona anche capacità di comprensione e aumenta l’attenzione al dettaglio, oltre ad attrarre prosperità e successo.

Le linee di matrice di rame al suo interno procurano molta energia a chi lo indossa.
Questa potrebbe essere la ragione per cui la pietra è stata ritenuta a lungo un potentissimo talismano con proprietà curative.

Si ritiene che aiuti a parlare, aumenti la resistenza ai virus, allevi i mal di gola e le allergie.

Le varianti e gli abbinamenti

Il turchese ha una tipica lucidità simile alla cera.

Alcuni turchesi sono tinti per aumentarne la vivacità del colore.

La maggior parte dei turchesi vengono stabilizzati per aumentarne la resistenza e la lucidatura.

Viene estratto in tutto il mondo e ogni luogo produce pietre di colori diversi, dall’azzurro cielo intenso senza venature del turchese Sleeping Beauty dell’Arizona, al grezzo, giallo e densamente striato turchese africano.

Il gesso turchese è una forma di turchese naturale la cui consistenza ricorda quella del gesso bianco; viene tinto e stabilizzato per realizzare pietre abbastanza solide per l’utilizzo in gioielleria.

Il turchese è un composto idrato di rame e alluminio, quindi perde colore quando perde acqua.
Per evitarlo è utile bagnarlo periodicamente, come si fa con le piante, con acqua salata pura per ravvivarne o mantenerene il colore (un esempio? L’acqua salata tinge di verde anche la statua della libertà, realizzata in puro rame!)

Il turchese è poroso, quindi i prodotti chimici possono danneggiarlo.
Puoi pulirlo anche spesso con acqua pura e un panno morbido.

L’olio naturalmente contenuto nella nostra pelle nutre il turchese e lo lucida quando lo indossi. Se il turchese è stato montato sull’argento, indossarlo spesso aiuterà anche ad evitare che l’argento annerisca.

Non pulirlo con il detergente per lucidare l’argento e non conservarlo vicino ad altri materiali che possono graffiarlo.

Il turchese può stingere alla luce del sole diretta, per causa dell’eccessiva sudorazione, candeggina o detergente per piatti.

L’abbinamento più classico è con l’argento e il corallo rosso, specialmente per i gioielli del sudovest.

Il turchese si combina però bene anche con l’ambra, i cristalli Swarovski più scintillanti, l’Hemalyke, la giada tinta, o la serpentina.

Anche le pietre con una texture si abbinano bene al turchese: le conchiglie heishi, la pietra del sole, la labradorite e la pietra della luna arcobaleno.

Per far davvero girare tutti i passanti, prova a far realizzare un gioiello con un turchese, corallo rosso e corniola arancio fuoco!

Il gesso turchese esiste anche in un rosa fucsio intenso, verde lime e azzurro uova di pettirosso, per aumentare le possibilità di combinazioni!

Se cerchi l’eleganza assoluta sono perfette le perline di metalli preziosi con il turchese blu Sleeping Beaty dell’Arizona.

Fra i gioielli Daffodil ora puoi trovare il turchese in queste creazioni:
bracciale Taboo
bracciale Vodoo
orecchini Taboo

Se conosci qualcuno nato a dicembre la pietra adatta per lui è il turchese!

 

Angela