Alcuni di voi ne avranno già sentito parlare, per altri sarà una novità o una cosa da chiarire: parlo del crowdfunding.
In poche parole esistono delle piattaforme dedicate alla pubblicazione del proprio progetto da parte di chiunque voglia farlo, al fine di ottenere un finanziamento per realizzarlo. Non da banche o istituti, ma da tutti coloro che navigano su Internet, vedono un progetto che gli piace e vorrebbero fare qualcosa per aiutare la persona che lo ha ideato a realizzarlo davvero. Per far questo, possono donare del denaro in tutta sicurezza e aiutare la diffusione del progetto condividendolo con amici e conoscenti, specialmente online.
In cambio della donazione, nel caso di Eppela, si ottiene un premio, detto anche “reward”, di varia importanza, a seconda del livello della donazione in denaro effettuata. Attenzione però: questi premi si possono avere solamente in quanto sostenitori del progetto finanziato, sono quindi unici ed esclusivi. Si trova un pò di tutto, dai ringraziamenti pubblici a creazioni personalizzate o realizzate in esclusiva per il progetto, partecipazioni a eventi in prima fila, invio di schizzi e bozzetti preparatori e tanto altro.
Eppela è quindi una di queste fantastiche piattaforme, pensata in particolare per artisti, scrittori, videomaker, designer e geek che vogliono dare il via a una nuova realtà imprenditoriale oppure lanciare nuovi prodotti o capsule collection.
Ma perchè donare con il crowdfunding?
A prima vista può sembrare strano, ma questo nuovo modo di pensare è il futuro dell’economia. Funziona già in moltissime parti del mondo e molti giovani hanno potuto esprimere se stessi e le proprie idee solo grazie al “finanziamento dal basso”.
In un’epoca in cui le banche non prestano soldi, lo Stato non lascia spazio di crescita, le opportunità lavorative scarseggiano e la vita per chi desidera proporre qualcosa di nuovo è sempre più dura, trovo questa soluzione innovativa, non solo nei modi, ma anche nel pensiero che sta alla base. Credere in un progetto, per qualunque motivo lo si faccia, significa offrire un’opportunità a chi vuole realizzarlo di farlo, investendo anche pochissimi euro per aiutare la nascita di un futuro diverso. Co-creare significa dare, ma anche ricevere. Significa appartenere a una community in cui il mio aiuto agli altri ritornerà a me prima con le reward, ma poi con la rete stessa, assicurandomi aiuto quando ne avrò bisogno. Perchè sostenere la creatività è sempre positivo, soprattutto se permette a nuove aziende di non fuggire all’estero, spesso contro la loro stessa volontà. Siamo un Paese ricco di cultura, amante del bello e dell’innovazione, e per questo è fondamentale, secondo me, trovare nuovi modi per diffondere nel mondo ciò che sappiamo fare meglio.
Inoltre, partecipare a un crowdfunding significa anche dare visibilità al proprio marchio o alla propria idea, essere pubblicizzati su giornali, blog e social networks. Una opportunità unica, direi.
L’unico problema è arrivare al traguardo prefissato, per poter ottenere il finanziamento: infatti se non si raggiunge l’obiettivo non viene prelevato il denaro ai donatori, che quindi non corrono il rischio di investire in qualcosa che poi non si realizzerà. Per poter raggiungere il limite prefissato è necessario perciò diffondere la voce il più possibile ed invitare tutte le persone che si conoscono che potrebbero essere interessate al progetto a partecipare, in modo da poter ricevere la propria reward al momento della conclusione della raccolta fondi.
La soddisfazione nell’aiutare un piccolo artigiano o un designer ad emergere è davvero grandissima.
Inoltre, con questo metodo, la meritocrazia è assicurata SUL SERIO! Per una volta in Italia la strada giusta e pulita può vincere su tutte le “furberie” che si vedono attorno a noi ogni giorno: in questo modo possiamo dimostrare che le cose possono cambiare.
Che cosa ne pensate? Vi piace questo sistema?
Quali ricompense vorreste ricevere?
La più simpatica a mio avviso è la creazione di qualcosa di unico dedicato all’evento oppure addirittura qualcosa fatto su misura per il singolo donatore. Fa sentire davvero speciali ricevere una reward del genere, e trasmette tutta la riconoscenza dell’ideatore del progetto.
Fatemi sapere cosa ne pensate!
Angela