La pietra del mese di aprile: il diamante

diamond-123338_640

Eccoci al consueto appuntamento per conoscere la birthstone del mese!

La pietra per i nati nel mese di aprile è: il diamante.

La storia

Il diamante è da sempre il simbolo della stabilità e dell’impegno.

In India era utilizzato fin dal passato (già dai 3000 ai 6000 anni fa) nelle icone religiose, ma da millenni la sua incredibile luminosità ha affascinato l’umanità intera.

Il suo nome deriva dal greco “adamas” che significa indistruttibile, eterno, invincibile, che non cambia mai.

Nell’età della pietra i diamanti erano usati in Cina per rendere lucide le asce che venivano lasciate nelle tombe.

Ai nostri giorni, i diamanti di qualità inferiore sono ancora usati dalle grandi industrie per tagliare e lucidare, anche se l’utilizzo più noto del diamante è quello in gioielleria.

Gli effetti

Oltre ad essere il simbolo del matrimonio e del fidanzamento, i diamanti rappresentano anche fedeltà, purezza e innocenza.

E’ ritenuta la pietra dell’intelligenza, che evita i fraintendimenti, sia in senso romantico che in tutti gli altri ambiti.

Si ritiene anche che i diamanti donino chiarezza di pensiero, incoraggino la risoluzione dei problemi e favoriscano l’intesa.

La straordinaria capacità di rifrazione della luce è ritenuta in grado di donare lucidità a chi lo indossa. Probabilmente questo è anche il motivo per cui questa pietra è stata a lungo ritenuta un talismano con proprietà curative, specialmente per la mente.
Si crede infatti che i diamanti possano aiutare ad attivare il chakra che favorisce la connessione fra mente e corpo, aiutando il cervello ad allontanare i pensieri non graditi.

I diamanti colorati hanno diverse proprietà:

  • diamante giallo: aumenta la premura e la considerazione verso gli altri
  • diamante azzurro: aumenta la volontà e ispira maggiore cura di se stessi
  • diamante rosa: aumenta la creatività
  • diamante nero: diminuisce la delusione verso se stessi

I diamanti vengono di solito donati in occasione del 60° e 75° anniversario.
Nell’epoca moderna, venivano utilizzati per il 10° e 30° anniversario.

Le varianti e gli abbinamenti

I diamanti sono formati da carbonio, il minerale più diffuso sulla terra. Si trovano in conglomerati di kimberlite, nelle radici degli antichi vulcani o nei depositi alluvionali. Si trovano spesso assieme ad altre pietre preziose formate dalla kimberlite, come i granati, la serpentina, il diopside, il peridoto, lo spinello e la calcite.

Una curiosità: esistono anche alcuni tipi di diamanti trovati nei meteoriti, anche se sono spesso molto piccoli e con una struttura atomica diversa da quelli terrestri.

Il diamante è l’unico ad avere il valore 10 nella scala della durezza di Mohs, e ciò lo rende lo strumento più affilato e adatto a lucidare tutte le altre pietre grazie alla sua durezza.

Non reagisce con alcun acido o con altri materiali, ha la più elevata conducibilità termica conosciuta (se tenuto in mano è freddo) e il più alto punto di fusione e capacità di rifrazione di qualunque altro minerale naturale, oltre ad avere la più densa struttura atomica.

E’ inoltre trasparente al più grande numero di lunghezze d’onda (dall’infrarosso all’ultravioletto).

I diamanti sono classificati e valutati in base al taglio, la trasparenza, il colore e il numero di carati.

Nonostante la loro durezza, i diamanti necessitano di cure ed attenzione, poiché non sono indistruttibili: si possono scheggiare o bruciare. Possono graffiare anche altri materiali, compreso l’oro e l’argento, quindi l’ideale è conservarli sempre in scatole o confezioni apposite, meglio se morbide, separati dagli altri gioielli.

I gioielli con diamanti si possono pulire con il vapore, gli ultrasuoni oppure con i detergenti liquidi per gioielli, aiutandosi con uno spazzolino morbido per arrivare fin sotto la montatura.

Per esaltare il diamante al meglio è preferibile montarlo al centro della creazione, come nei famosissimi solitari utilizzati come anelli di fidanzamento, collane o orecchini.

Oltre al classico colore trasparente, ci sono molte varietà colorate, alcune perfino più preziose come il diamante Hope (grigio-blu), il Darya-I-Nur (rosa tenue) e il Tiffany (giallo canarino). Spesso il colore è perfino più importante del numero di carati del diamante stesso, e il taglio può esaltare moltissimo il colore naturale della pietra.

Il diamante si trova anche in forma di chips, nella variante grezza, con colori naturali come grigio, marrone, verde lime e nero. Queste chips sono ricavate a mano dai resti delle pietre tagliate per essere sfaccettate e poi rifinite con una lucidatrice apposita.

Anche le chips hanno la capacità di aumentare il colore e la brillantezza delle pietre più grandi a cui vengono accostate o di fare un contrasto bellissimo con le pietre opache.

 

Se conosci qualcuno nato ad aprile apprezzerà quindi molto un diamante!

Angela

 

 

Pubblicità