DAFFODILS
I wandered lonely as a cloud
That floats on high o’er vales and hills,
When all at once I saw a crowd,
A host, of golden daffodils;
Beside the lake, beneath the trees,
Fluttering and dancing in the breeze.Continuous as the stars that shine
And twinkle on the Milky Way,
They stretched in never-ending line
Along the margin of a bay:
Ten thousand saw I at a glance,
Tossing their heads in sprightly dance.The waves beside them danced; but they
Out-did the sparkling waves in glee:
A poet could not but be gay,
In such a jocund company:
I gazed—and gazed—but little thought
What wealth the show to me had brought:For oft, when on my couch I lie
In vacant or in pensive mood,
They flash upon that inward eye
Which is the bliss of solitude;
And then my heart with pleasure fills,
And dances with the daffodils.
(1804) WILLIAM WORDSWORTH (1770-1850)**Vagabondavo da solo come una nuvola che fluttua in alto sopra le valli e le colline quando improvvisamente vidi una folla, una schiera di narcisi dorati, vicino al lago, al di sotto degli alberi, ondeggianti e danzanti nella brezza.
Continue come le stelle che risplendono e scintillano nella via lattea, si estendevano in una linea senza fine lungo il margine della baia: ne ho viste 10.000 con un’occhiata, che scuotevano le loro teste in un’allegra danza.
Le onde accanto a loro danzavano; ma esse superavano le onde spumeggianti in gaiezza. Un poeta non poteva che essere felice in una tale compagnia giocosa.
Io fissavo e fissavo ma pensavo poco a quale ricchezza lo spettacolo mi aveva dato: perché spesso, quando sono sdraiato sul mio divano in uno stato d’animo ozioso e pensieroso, esse appaiono (improvvisamente) in quell’occhio interiore che è la beatitudine della solitudine, e allora il mio cuore si riempie di piacere e danza con i narcisi. **
Da qui è nata la Daffodil Bijoux: dalle suggestioni romantiche dei versi di Wordsworth durante le lezioni di letteratura inglese. Da un amore per le piccole cose che sento come mio, raccontato benissimo da queste righe. Dalla voglia infinita di trovare se stessi nella natura. Dal guardare un paesaggio e sentirsi davvero vivi.
Come potevano mancare i narcisi allora, fra le mie creazioni? Inutile dire che li amo, per tanti motivi ma soprattutto per la loro infinita bellezza.
Li ho scelti in resina opaca, dopo una lunghissima ricerca. Li ho montati su perni silver plated oppure su monachelle a scatto alla francese. Nel classico bianco naturale, ma anche in colorazioni fantasiose, perchè in fondo creare è arte, è trasposizione dei nostri colori interiori: corallo, menta, rosso e violetto.
E un paio di orecchini tutti per me non potevano mancare, questa volta. Forse anche una piccola spilla speciale. Per non scordarmi mai da dove vengo.
Angela